Tempo fa, alla fine di una conferenza sull’ipnosi, come al solito ho chiesto se qualcuno aveva domande da porre.

Un ragazzo alza la mano e dice “sì, io vorrei sapere … cos’è la felicità? Esiste?”

In un primo momento la mia mente è andata in tilt e mi ha posto queste domande:
“perché lo chiede a me?” “perché non lo sa?” “com’è possibile che ci sia ancora qualcuno che ha dubbi sul fatto che non esista?”

La felicità è stata la miccia della mia crescita personale, non ho mai perso la speranza che si potesse vivere felici, ho sempre pensato fosse un nostro diritto. E se no cosa viviamo a fare? Non mi sono mai nemmeno fatta convincere da chi dice “la felicità è un attimo”.
Noi siamo qui per essere felici. Imparare, fare esperienze ed essere felici.

Il momento in cui ho cominciato ad essere costantemente felice è arrivato dopo aver oltrepassato il cancello della gratitudine, non come strategia o metodo, ma come osservazione della realtà. Ancora oggi mi meraviglio tutti i giorni dell’abbondanza che mi circonda. Mi innamoro tutti i giorni di chi mi sta accanto, delle persone che incontro, di ciò che noto.

La gratitudine non è altro che accorgersi con amore di ciò che ci circonda. Per essere grato, sì, devi accorgerti.

La felicità è frutto dell’amore e delle scelte. Il primo è la risposta a tutto, il perno di ogni nostra ricerca. Le scelte sono il motore che ci permette di essere sempre più sintonizzati con chi siamo veramente. Già, perché più sei te stesso, più fai ciò che ti piace, più scopri quali sono i tuoi talenti e più realizzi la tua felicità. Non si compra, non si cerca, te la costruisci ogni giorno con ogni passo che fai.

Piano piano, nella coerenza del cambiamento, cominci a sentirti realizzato, grato. I pensieri cambiano, le lamentele diminuiscono e crei la tua realtà, la tua felicità.

Per me essere felice è scegliere ogni giorno di osservare, sentire e agire per il mio massimo bene.
Sono felice.
Ho rischiato, sono restata anche sola nelle mie scelte, sono stata criticata, anche sminuita, ma sapevo che la felicità esiste e che il mio intuito mi avrebbe portata dritta dritta lì dove ci si sente nel posto giusto al momento giusto.

È una responsabilità essere felice, un impegno. Forse l’unico e il primo a cui proprio devi dire il tuo più grande sì.
Altro che matrimonio. Bisognerebbe fare un contratto matrimoniale con sé stessi. Ti immagini?
“Vuoi tu Pinco Pallino amarti e onorarti nel bene e nel male finché morte non ti separi da questa vita?”

Ma torniamo alla domanda iniziale di quel ragazzo alla fine della conferenza.
“Che cos’è la felicità?”
La mia risposta a quei tempi non è stata questa, ma un’altra.

“Cos’è la felicità?”
“Bella domanda … hai in mente la notte prima di Natale … quando sai che l’indomani ci saranno i regali sotto l’albero e tu fai fatica ad addormentarti per l’emozione? Riesci a ricordare quella sensazione, da bambino? Chiudi gli occhi, torna a quel momento, la mattina di Natale, ti svegli e sai che sarà un giorno eccezionale, e scarterai i regali che speri di ricevere. Sei sicuro che riceverai ciò che desideri, anche se non hai ancora visto. Quella sensazione è la felicità, ciò che puoi sentire ogni giorno, al di là di ciò che scarterai. È affidarsi, ogni giorno, restare in accoglienza di ciò che è già tuo e che devi solo andarti a prendere!”

Sei felice? In questo preciso istante?