In questo periodo osservo con interesse la situazione che si sta creando e mi faccio domande sulla spiritualità. Innanzi tutto mi chiedo come è stato possibile arrivare a questo punto e perché certi concetti fondamentali non siano ancora presi in considerazione come sarebbe urgentemente necessario.

Ci sono alcune nozioni fondamentali che presento ai miei allievi o nelle conferenze che ogni tanto mi sembrano così palesemente evidenti e addirittura banali, ma subito mi rendo conto che forse, in generale, non è così.

IL NOSTRO CORPO È UNO STRUMENTO. Abbiamo a disposizione questa struttura per avvertire le emozioni e che possiamo usare come “termometro” quando si presentano i sintomi. E’ il nostro tempio sacro e i segnali si mostrano quando c’è qualcosa che non vogliamo osservare e dove è necessario portare l’attenzione per risolvere un blocco (vedi libro “Metamedicina – Ogni sintomo è un messaggio”). Un piccolo esempio: quando abbiamo mal di testa non vuol dire che il problema sia nella testa, ma può essere che le difficoltà di digestione si mostrino attraverso il mal di testa, quindi se interveniamo per bloccare il mal di testa costringerà il nostro corpo a trovare un’altra via per chiedere aiuto.
Le memorie sono salvate in ogni nostra cellula e può capitare che gli squilibri energetici creino malessere. D’altra parte la scienza sta sviluppando – non a caso – dei macchinari che scansionano il corpo dal punto di vista energetico per mostrare dove intervenire – indovina un po’? – in modo energetico e meccanico sinergicamente. Quindi in modo OLISTICO.

TUTTO È ENERGIA. Beh, dai, lo diceva Albert Einstein all’inizio del 1900 e noi ancora qui a voler intervenire nella materia come l’allegro chirurgo col nasone rosso che lampeggia. Ogni cosa che vedete, compreso voi stessi, è composta da una parte di materia e un miliardo di energia. Questo è il rapporto tra materia e energia che parla da sé. Devo aggiungere altro? Non credo.

TUTTO È INFORMAZIONE E VIBRAZIONE. Non esistono cose, esistono informazioni collegate a emozioni. Facciamo un esempio pratico*. Oggi preparo il pane fatto in casa. Mentre massaggio l’impasto mi ricordo quando in passato lo preparavo con i miei cari e attraverso il corpo sento le emozioni. Lo metto in forno e si sprigiona quel profumo che mi ricorda il panettiere in Sardegna quando ero in vacanza con i miei genitori. Lo tiro fuori dal forno e il risultato mi rende felice? Sono fiera del mio lavoro? Ne taglio una fetta e la croccantezza appaga il mio udito? Lo assaggio e anche col gusto il mio corpo mi manda informazioni. *A ognuno degli organi di senso corrisponde uno dei cinque sensi: occhi e vista. Orecchie e udito, bocca e gusto, naso e olfatto, pelle e tatto.
La nostra realtà passa attraverso i nostri sensi e io ci aggiungerei il sesto che è l’intuito e proprio grazie a lui posso andare oltre ai talenti più basici. Qualsiasi cosa che percepite con ogni senso viene trasformata immediatamente in emozione e informazione riallacciandovi al vostro passato.

Non esistono oggetti, ogni cosa è collegata a informazioni e emozioni.

Bene, detto ciò, immagino che tu che stia leggendo tutte queste banalità e penserai “OVVIO!”. Sì, questa è davvero roba vecchia sulla quale ognuno di noi non dovrebbe avere più dubbi arrivati all’anno 2021 dove anche la fisica quantistica è diventata parte della nostra quotidianità.

Ma allora … come mai nella pratica siamo ancora agli antipodi? E’ così difficile trasportare questi concetti nella cosiddetta realtà? Ancora curiamo il corpo in modo meccanico? Nel 2021 la medicina classica e la visione olistica – che prende in considerazione ogni aspetto energetico di ognuno di noi – sono ancora distanti e non collaborano per il nostro massimo bene? Già … io li vedo come due eserciti che lottano tra loro nel più bieco giudizio egoico invece di lottare insieme per uno scopo condiviso: migliorare il mondo.
E allora perché non riescono a comunicare? Perché ognuno vuole avere ragione e soprattutto non vuole essere rifiutato. Così, come due bimbetti viziati, eccoli lì a puntarsi il dito e a scaricare colpe. Eh sì, questo mi conferma che l’ego – l’individualismo – è il buio che ci attanaglia, ci confonde e ci blocca in questa attualità vergognosamente giudicante che si nasconde dietro ad un dito puntato che cerca colpevoli.

La spiritualità, quella intravista fino ad oggi, fatta di gesti, tecniche, riti, pensieri egocentrici di positività, è fallita. L’ego ha acquisito solo ciò che gli faceva comodo e si vedono i risultati. Siamo ancora alla base della montagna, guardiamo il sentiero che sale verso la cima e non abbiamo voglia di fare fatica, di cambiare, di agire, di rovesciare il tavolo, di gridare, di arrabbiarci, di ribellarci pensando che non sia spirituale!

La vecchia spiritualità, il pensiero positivo fine a sé stesso, la pigrizia nella new age, l’essere inutilmente zen, il non giudizio che giudica indirettamente, le tecniche spirituali basate sull’interdipendenza, l’assimilazione delle informazioni per farci stare tranquilli e sereni nella socialità, l’intuito coperto dalle nostre maschere, strutture e sovrastrutture falsamente buonistiche… tutto questo è ora sotto gli occhi di tutti i cuori coraggiosi che vogliono restare uniti e AGISCONO in questo senso.

La realtà, è che mai come in questo momento i nostri intuiti sono pronti per alzare le antennine e iniziare ad ACCORGERSI, a SENTIRE, a PERCEPIRE invece di soccombere. Ma non come un metodo, ma come un nuovo modo di esistere. E allora … quella sensazione sotto pelle cosa ti sta dicendo? Dove ti porta? Quella vocina interiore per cui hai fatto mille corsi, mille terapie e hai foraggiato con fiori di Bach, sali di Schüssler e hai allenato con la meditazione trascendentale, le sedute di shiatsu, i corsi di yoga … LA STAI ASCOLTANDO? STAI METTENDO IN PRATICA CIÒ CHE HAI IMPARATO? RIESCI A DIRE FINALMENTE “NO!”?

Al di là delle basi della spiritualità che ho scritto sopra e che sono ormai paleozoiche, arriviamo al nocciolo. Siamo un unico individuo, un UNO, e ancora prima dell’UNO c’è l’AMORE. Ogni problema deriva da una mancanza d’amore e noi ancora qui a pensare che una tragedia si può sistemare con mezzi materiali?

Mettete in dubbio TUTTO, anche ciò che ho scritto io che sono ignorante come tutti. Solo il vostro cuore può rispondere a tutte le domande che SPERO vi stiate ponendo in questi anni. Io ho fiducia e continuo a guardarvi tutti, ma proprio tutti, con immenso amore e senza limiti così come guardo me stessa.

Fermati, siediti su una panchina, prenditi mezz’ora di tempo e concediti di disubbidire ed essere libero.

La sinergia è tra mente e intuito. Chiedetevi perché e rispondetevi col cuore.

 

Con amore,

Sonia Boschi